La Speranza
E’ una valle la Speranza,
verdi sono gli occhi del
suo volto, come
grandi distese di immense
praterie.
E’ fragile la Speranza,
come teneri fili
d’erba scossi dal vento.
E’ forte la Speranza,
come la roccia
dove lo scalatore si aggrappa
per raggiungere la vetta ambita.
Ti prende per mano
La Speranza,
e accompagna in eterno
i giorni della vita.
E’ un’amica la Speranza.
Nemica.
La guardo sorridendo,
mi offre opportunità.
Desideri nell’attesa
del compiersi.
E’ interrogativa,
È dubbia,
La Speranza,
non riesco a vivere senza,
ha uno sguardo ambiguo,
attraente,
ammaliante.
Dinamica palestra che incoraggia
Il periglioso cammino.
E’ una donna la Speranza,
è una sposa
che dice sì,
è gravida come una madre
quando
nel suo grembo
porta quel figlio
che non sai
se vedrà mai luce.
Che ti lascia vivere
in balia dell’attesa
che spesso illude.
Con un no,
Delude.
Si scompone, si ricompone
la Speranza,
cade e si rialza.
Al varco attende
con occhi furbi
gli uomini che per essa vivono,
e si sgretola
come un bicchiere
di cristallo quando
s’infrange a terra,
spezzando l’anima
di chi la nutre
spegnendo
i sogni di chi
lotta per raggiungere
un obiettivo.
Che brucia i giorni,
e come candela accesa,
arde nel cuore e poi muore.
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